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I Punti Digitale Facile: bando non competitivo regionale da 8,7 milioni di euro

02 agosto 2023

È questo il principale obiettivo del bando che prevede un finanziamento di 8,7 milioni di euro provenienti dal PNRR e rivolto a comuni ed unioni, che li invita a presentare progetti che coinvolgano laboratori aperti, spazi comunali, biblioteche e spazi del terzo settore con il fine di creare 199 PDF. 

I punti offriranno sportelli, corsi e laboratori online orientati principalmente alle categorie più svantaggiate. L’idea è quella di coinvolgere anche il terzo settore in un percorso di confronto e co-progettazione per garantire una maggiore integrazione con le realtà già  presenti sul territorio.

 

Come partecipare al bando

Il bando è accessibile nel sito della Regione Emilia-Romagna nella sezione dedicata previa autenticazione con SPID.

La presentazione della domanda alla Regione dovrà avvenire esclusivamente per via telematica, tramite l’applicativo web “Sfinge 2020”.  La procedura dovrà essere conclusa entro il giorno 16 ottobre 2023, alle ore 18.00.

 

Il contesto

ART-ER, società consortile della regione Emilia-Romagna, ha prodotto alcune mappature per censire servizi digitali esistenti e potenziali. In Emilia-Romagna il 53% dei cittadini 16-74 anni ha basse o nulle competenze digitali, 4 punti in meno della media nazionale del 57,3%.

Un risultato che la regione vuole migliorare, partendo da quanto già esistente per potenziarlo e allargarne la platea, grazie al supporto fondamentale di enti locali, le loro associazioni ed enti del terzo settore. Si tratta di interlocutori già partecipi di iniziative di alfabetizzazione digitale verso cittadini o associati il cui coinvolgimento sarà sempre più incisivo. 

 

Motivazioni e obiettivi

L’intento principale dell’intervento proposto dal ministero delle imprese riguarda una maggiore facilitazione tra cittadino e digitale, aumentando le opportunità di crescita, integrazione e partecipazione; soprattutto se si tratta di cittadini che partono in condizioni svantaggiate.

Una sfida che la regione Emilia-Romagna vuole a tutti i costi vincere cercando di raggiungere, entro i prossimi mesi, almeno 160mila utenti attraverso la creazione di:

  • Sportelli - presso i comuni ed enti del terzo settore;
  • Corsi - online o laboratori di persona.

“In futuro si sarà cittadini digitali o non si sarà cittadini affatto” – commenta Paola Simonini, Assessora all’agenda digitale che ci permette di evincere come le motivazioni alla base del finanziamento siano prettamente legate ad una forte volontà di effettuare la transizione digitale. 

 

Come già avviene per l’FSE (Fascicolo sanitario elettronico) e l’e-banking, che supportano e affiancano i percorsi di accesso ai servizi tradizionali, nei prossimi anni cresceranno le prestazioni erogate esclusivamente online. Per questo la regione ER sarà coinvolta in un percorso volto a costruire ed aggiornare laboratori aperti, in collaborazione con le Case della Salute, i centri anti-violenza e quelli interculturali. 

Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare una rete di servizi e luoghi di supporto all’uso digitale tramite la creazione di un sistema regionale inclusivo che valorizzi le strutture già presenti, adeguate grazie al PNRR. Un sistema che rientri perfettamente nella strategia Data Valley Bene Comune. 

La realizzazione dei 199 punti deve essere conclusa entro e non oltre il 2025 e raggiungere 160mila cittadini fra presenza ed online, con l’intento di arrivare a 250mila negli anni successivi.

 

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